Le mie ultime realizzazioni

D.143 (Truman)

Ecco l'ultimo locomotore uscito dalle 'officine Mercuri' in una foto durante la costruzione.
Diversi mesi di lavoro, motorizzazione realizzata in proprio, otto ruote con prese di corrente (delle quali sei volventi e due soltanto da linguette metalliche), quattro ruote motrici, motorizzazione a giunto cardanico, 85g di peso, passo dei carrelli esatto (così come l'interperno), ganci realistici funzionanti, respingenti Benno, ruote Arnold e Greenmax lavorate al tornio per ottimizzarle.

L'E.424.003 prototipo

 

All'ultimo criterium delle Giornate del Fermodellista 2012 ho partecipato con due treni: un locale ed un rapido. Il primo aveva in testa la E.424 prototipo, un'elaborazione realizzata qualche anno fa e mai mostrata prima.

 

Ecco qualche foto.

 

Qui l'E.424 prototipo quasi finita (mancano ancora gli accoppiatori e qualche altro piccolo particolare).

 

Una foto durante la costruzione. Le decals che si vedono sono di DANIfer.

La foto è di Lorenzo Piccinini, alle G.F. 2012
La foto è di Lorenzo Piccinini, alle G.F. 2012

Motorizzazione per E.645/E.646

 

Sto lavorando a un vecchio progetto basato su un'idea che aveva lanciato l'amico Fabrizio Mungai nelle pagine del bollettino ASN n°51; si trattava di realizzare con due motori da cd una motorizzazione efficace, potente e poco costosa, alla portata di tutti.

Avevo molti carrelli motori utili allo scopo, ma mi mancava la parte superiore dove avrebbero dovuto ruotare ed essere fissati, quindi, per anni, ho rinunciato, finché, come mi capita spesso, non è arrivata l'idea risolutiva.

In pratica, ho ricostruito con plasticard la sezione che sorregge i carrelli.

 

Ecco qualche foto.

 

 

Come si nota, ho usato plasticard da 1mm quadrettato (2mm).

 

Particolare dell'articolazione e dei pezzi realizzati per unire le due semi-motorizzazioni.

 

Una foto durante la lavorazione è d'obbligo!

 

Ecco la motorizzazione ultimata.

In pratica le semicasse 'calzano' perfettamente addosso alla motorizzazione. Ora devo studiare un sistema per bloccarle.

 

E per finire ... qualche dato:

il passo dei carrelli e fra i carrelli è quasi esatto;

tutte e dodici le ruote captano la corrente (sei per ogni polarità!);

le ruote motrici sono otto (quattro per ogni carrello);

i motori sono in serie per avere una velocità massima realistica. Si possono comunque collegare anche in parallelo, ma la velocità sarà notevolmente più alta.

Come si può notare, sono state aggiunte delle zavorre davanti e sopra i motori (anch'essi con una discreta massa) per aumentare l'aderenza e migliorare la captazione della corrente.

 

Qui potrete trovare anche il filmato della motorizzazione: http://youtu.be/OCZTB5jXTk4

La mia Az 10000 su TTM n°46

 

Come ho già scritto nella home del sito,  continua la mia collaborazione con TTM (Tutto Treno Modellismo), ed ho avuto il piacere, nell'ultimo numero (appena uscito) di mostrare la mia ultima realizzazione: la Az 10000 di Alpen Modell, carrozza di Ia classe proposta in kit.

Su TTM ho mostrato le varie fasi di montaggio, ho dato qualche consiglio per realizzarla al meglio e, in più, qualche dritta nelle fasi più difficili.

 

Eccovi qualche foto del modello. Ovviamente vi consiglio di leggere attentamente l'articolo su TTM n°46, ancora in edicola, dove ci sono le informazioni per reperire il kit.

Carrello della Az 10000 (lastrina di prova)

 

Come saprete, sto montando la carrozza Az 10000 di Alpen Modell.

Prima di quella definitiva, ho assemblato una lastrina di prova tanto per prendere confidenza con il kit.

 

Quello che vi mostro è il carrello, che è stato successivamente modificato in alcuni particolari; Mario ha riprodotto perfino la tiranteria dei freni e, nella lastrina definitiva, anche i ceppi, che qui invece sono assenti.

Badoni 208 (Sogliola) elaborata

 

Questa lastrina LineaModel è nata malissimo; ho iniziato dalla base per realizzare le ruotine in maniera più conforme a quelle reali. Poi sono arrivato alla cabina e... non era incisa.
La signora "LineaModel" mi ha subito dato delle cabine incise a modo ma, arrivato a casa, mi sono accorto che anche la base non aveva le incisioni di piega e, più tardi, ho constatato (ahimè!) che anche la traversa portarespingenti aveva questo difetto.
Insomma, ho ricostruito i fari, la traversa dove alloggiano i respingenti l'ho incisa io con il cutter, così come la base dell'automotore; i respingenti me li sono fatti (in realtà dovrebbero essere tronco-conici, ma se ci fate caso quelli LineaModel sono tronco-piramidali), quindi, a questo punto, visto che la lastrina era nata handicappata, ho preferito i miei; la marmitta è stata realizzata con un tubicino d'ottone e da una sezione più piccola, sempre d'ottone, innestata al suo interno; i fari sono tubicini di ottone (sinceramente, quelli in fusione non mi piacevano molto...); anche altri piccoli particolari, come le sezioni di ottone e rame che ho usato per il meccanismo del gancio, non sono del kit; i mancorrenti, invece, sono originali.
Riguardo alle ruote, mi sembra che in questo modo (ho sentito molti che hanno dovuto leggermente sollevare le lamiere per l'interferenza che si creava con i bordini e con lo spessore della ruota spessa) non si debba modificare l'andamento delle curvature. Però, ripeto, mi sembra, visto che non ho montato la versione originale.

La "sogliola" elaborata mentre manovra sul mio impianto.
La "sogliola" elaborata mentre manovra sul mio impianto.